Teilhard
de Chardin |
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PUNTO OMEGA Ω Pierre
Teilhard de Chardin, nacque il 1º maggio 1881 nel castello di Sarcenat nei pressi di Orcines,
Francia. E’ stato un gesuita e paleontologo francese e fu conosciuto in vita
soprattutto come scienziato evoluzionista. Ebbe notorietà come teologo
soltanto dopo la sua morte. Teilhard
raccontava che il suo primo idolo infantile era rappresentato dal “Dio di
Ferro” cioè la materia con la sua solidità. Ben presto raggiunse la
convinzione che la consistenza della materia non era data dalla sostanza in
sé, bensì da una forza convergente. Il tema della convergenza divenne poi
l’elemento fondamentale del pensiero di Teilhard. Nel
tentativo di conciliare la teoria evoluzionista con la dottrina cristiana,
Teilhard espresse opinioni non conformi alla dottrina ufficiale della Chiesa.
Teilhard sosteneva che l'incredibile stabilità delle specie è data dal fatto
che convergono verso delle cause finali e formulò così l’idea che la vita è
guidata da attrattori, e si evolve secondo una gerarchia di attrattori, fino
a giungere all'ultimo attrattore, il punto Omega, che per Teilhard
coincide con Dio con la forza unificante dell’amore. I suoi superiori lo
rimossero dall'insegnamento di materie filosofico-teologiche e lo invitarono
a non pubblicare più nulla su questi temi. Inoltre, gli fu imposto il
trasferimento in Cina, dove si era già recato nel 1923. In Cina si stabilì dapprima
a Tientsin, dove partecipò a spedizioni di ricerca paleontologica, poi nel
1929 divenne consigliere del "Servizio geologico della Cina" e si
trasferì a Pechino. Nel periodo cinese fece vari ritorni in Europa e in
Francia e si recò varie volte negli Stati Uniti, in Sud-Africa e nell'isola
di Giava. Lo scoppio della seconda guerra mondiale lo bloccò a Pechino dal
1939 al 1946. In quel periodo fondò l'Istituto di Geobiologia di Pechino e la
rivista Geobiologia. Durante
la lunga permanenza nel continente asiatico approfondì la mistica indiana,
cinese, giapponese e avviò la riflessione sui rapporti tra l'Uno e il
Molteplice. Teilhard riteneva che la via orientale all'Uno costituisse il
punto di unione tra la mistica occidentale e quella orientale e che l'India
fosse stata l'iniziatrice della mistica mondiale. Tuttavia sosteneva che la
via dell'Oriente, a differenza del Cristianesimo, non fosse riuscita a
realizzare una sintesi soddisfacente perché, in questa tradizione,
l'aspirazione a realizzare l'Uno si scontra con il molteplice, dove i
fenomeni, anziché manifestare l'Uno a cui si aspira nell'abbraccio mistico,
lo nascondono. Nel
1946 ritornò a Parigi dove fu nominato direttore di ricerca al “Centre national de la Recherche scientifique”, il CNR francese. Nel 1948 gli venne
offerta una cattedra al Collège de France e si recò
a Roma per chiedere l'autorizzazione alle autorità della Chiesa, ma
l'autorizzazione gli fu rifiutata e fu invitato a lasciare la Francia. Si
trasferì a New York dove fu nominato collaboratore permanente della “Wenner-Gren Foundation for Anthropological
Research”, una fondazione di ricerche
antropologiche per cui si recò due volte in Africa (Sud-Africa e Rodesia). Morì
il 10 aprile 1955 a New York, per problemi cardiaci, e fu sepolto nel
cimitero della casa noviziale dei gesuiti a Saint Andrew on Hudson (oggi Hyde Park a New York). Nel 1958 un decreto del Sant’Uffizio presieduto dal
cardinale Ottaviani ha imposto alle congregazioni religiose di ritirare le
opere di Teilhard da tutte le biblioteche. Nel documento si legge che i testi
del gesuita “offendono la dottrina
cattolica” per cui si impone al clero di allertarsi per “difendere gli spiriti, particolarmente dei
giovani, dai pericoli delle opere di padre Teilhard de Chardin e dei suoi
discepoli”. |
Ω OMEGA POINT Pierre Teilhard de Chardin, was born on May 1, 1881,
in the castle of Sarcenat near Orcines,
France. He was a French Jesuit and paleontologist
and was known primarily as an evolutionary scientist. He had notoriety as a
theologian only after his death. Teilhard first childhood idol was represented by the
“God of Iron”, that is, matter with its solidity. Soon he reached the conviction
that the consistency of matter was not given by the substance itself, but by
a convergent force. The theme of convergence became the fundamental element
of Teilhard's thinking. In attempting to reconcile the evolutionist theory
with the Christian doctrine, Teilhard expressed opinions that did not conform
to the official doctrine of the Church. Teilhard argued that the incredible
stability of the species is given by the fact that they converge towards
final causes and thus he formulated the idea that life is guided by
attractors, and evolves according to a hierarchy of attractors, until
reaching the last attractor, the Omega point, which for Teilhard
coincides with God with the unifying force of love. His superiors removed him
from the teaching of philosophical-theological subjects and invited him not
to publish anything more on these subjects. In addition, he was forced to
move to China, where he had already traveled in
1923. In China he settled first in Tianjin, where he participated in
paleontological research expeditions, then in 1929 became adviser of the
"Geological Service of China" and moved to Beijing. During the
Chinese period he made various returns to Europe and France and went several
times to the United States, South Africa and the island of Java. The outbreak
of World War II stopped him in Beijing from 1939 to 1946. At that time he
founded the Beijing Institute of Geobiology and the
Geobiology magazine. During his long stay in the Asian continent he
deepened the Indian, Chinese and Japanese mysticism and started the
reflection on the relationships between the One and the Many. Teilhard
believed that the eastern path to the One constituted the point of union
between the western mysticism and the oriental one and that India had been the
initiator of the mystical world. However he maintained that the way of the
East, unlike Christianity, had failed to achieve a satisfactory synthesis
because, in this tradition, the aspiration to realize the One clashes with
the manifold, where the phenomena, instead of manifesting the One to whom one
aspires in the mystical embrace, conceal it. In 1946 he returned to Paris where he was appointed
research director at the “Center national de la Recherche scientifique”, the
French National Institute of Scientific Research. In 1948 he was offered a
chair at the Collège de France and went to Rome to
seek permission from the Church authorities, but his authorization was
refused and he was invited to leave France. He moved to New York where he was
appointed permanent contributor to the “Wenner-Gren
Foundation for Anthropological Research,” a foundation of anthropological
research for which he traveled twice to Africa
(South Africa and Rhodesia). He died on April 10, 1955 in New York, due to heart
problems, and was buried in the cemetery of the Jesuit Novitiate House in
Saint Andrew on Hudson (now Hyde Park in New York). In 1958 a decree of the Holy Office presided by
Cardinal Ottaviani imposed on religious
congregations to withdraw Teilhard's works from all
libraries. The document states that the Jesuit texts "offend the Catholic doctrine" by
which the clergy are required to alert themselves to "defend the spirits, especially the young,
from the dangers of the works of Father Teilhard de Chardin and his disciples". |