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Che cos’è la sintropia

 

 

 

La legge della sintropia nasce dall’equazione fondamentale dell’energia, ed è stata verificata grazie ad un numero ormai molto ampio di esperimenti che possono essere replicati con relativa facilità.

La famosa relazione energia-massa, E=mc2, che tutti associamo ad Einstein era stata pubblicata precedentemente da Oliver Heaviside nel 1890, poi da Henri Poincaré nel 1900 e da Olinto De Pretto nel 1904. Sembra che questa equazione sia arrivata a Einstein tramite il padre Hermann che, in qualità di direttore della “Privilegiata Impresa Elettrica Einstein”, aveva contatti frequenti con la Fonderia De Pretto che costruiva le turbine per la produzione di energia elettrica. La E=mc2 non tiene però conto della quantità di moto, che è un elemento importante per il calcolo dell’energia, e nel 1905 Einstein aggiunse il momento (p), cioè la quantità di moto, ottenendo così l’equazione energia-momento-massa: E2=m2c4+p2c2. Poiché l’energia è al quadrato (E2) e nel momento (p) c’è il tempo, si deve utilizzare una radice quadrata e si ottengono due soluzioni per l’energia: energia a tempo negativo ed energia a tempo positivo.

L’energia a tempo positivo descrive energia che diverge in avanti nel tempo da una fonte, da una causa, mentre l’energia a tempo negativo descrive energia che diverge a ritroso nel tempo e che per noi che ci muoviamo in avanti nel tempo risulta essere energia che converge verso un attrattore:

 

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L’energia a tempo positivo implica l’esistenza di cause che agiscono dal passato, mentre l’energia a tempo negativo implica l’esistenza di attrattori che retroagiscono dal futuro. Tuttavia, questa seconda energia venne ritenuta impossibile e Einstein risolse il paradosso affermando che “poiché la velocità dei corpi fisici è praticamente uguale a zero rispetto alla velocità della luce (c), possiamo considerare il momento uguale a zero (p=0)”. In questo modo, si torna alla E=mc2 che ha sempre un’unica soluzione positiva, in avanti nel tempo.

Tuttavia, nel 1924 fu scoperto lo spin dell’elettrone, un momento angolare, una rotazione dell’elettrone su sé stesso ad una velocità prossima a quella della luce. Poiché questa velocità è molto elevata, la quantità di moto non può essere considerata uguale a zero e nella meccanica quantistica l’equazione energia-momento-massa deve essere utilizzata con la sua duplice soluzione.

La prima equazione che combinò la relatività ristretta di Einstein e la meccanica quantistica fu formulata nel 1926 da Oskar Klein e Walter Gordon. Questa equazione presenta due soluzioni: onde anticipate e onde ritardate. Le onde anticipate vennero considerate impossibili, poiché implicano la retrocausalità. La seconda equazione, formulata nel 1928 da Paul Dirac, ha anch’essa due soluzioni: elettroni e neg-elettroni (ora chiamati positroni). L’esistenza dei positroni (che si propagano a ritroso nel tempo) fu dimostrata nel 1932 da Carl Andersen. Poco dopo Wolfgang Pauli e Carl Gustav Jung formularono la teoria delle sincronicità. Partendo dalla duplice soluzione dell’energia, essi giunsero alla conclusione che la realtà è supercausale, con cause che agiscono dal passato e attrattori che agiscono dal futuro. Tuttavia, nel 1933 Heisenberg, che aveva una forte personalità carismatica e una posizione di primo piano nelle istituzioni e nel mondo accademico, dichiarò impossibile la soluzione a tempo negativo. Da quel momento, chiunque si avventura nello studio di questa seconda energia, perde la posizione accademica, la possibilità di pubblicare e di parlare alle conferenze.

Luigi Fantappiè aveva studiato matematica pura alla Normale di Pisa, dove era stato compagno di corso di Enrico Fermi. Era apprezzato tra i fisici al punto che nel 1950 Oppenheimer lo invitò a diventare membro dell’esclusivo “Institute for Advanced Study” di Princeton e a lavorare direttamente con Einstein. Come matematico Fantappiè non poteva accettare che i fisici avessero respinto metà delle soluzioni delle equazioni fondamentali e nel 1941, mentre elencava le proprietà dell’energia a tempo positivo e di quella a tempo negativo, scoprì che l’energia a tempo positivo è governata dalla legge dell’entropia, mentre l’energia a tempo negativo è governata da una legge complementare che chiamò sintropia, combinando le parole greche syn che significa convergere e tropos che significa tendenza. L’entropia è la tendenza alla dissipazione di energia, nota anche come legge della morte termica. Al contrario, la sintropia è la tendenza alla concentrazione di energia, all’aumento della differenziazione, della complessità e delle strutture. Queste sono le proprietà misteriose della vita! Nel 1944 Fantappiè pubblicò il libro “Principi di una Teoria Unitaria del Mondo Fisico e Biologico” in cui suggeriva che il mondo fisico-materiale è governato dall’entropia e va verso il caos, mentre il mondo biologico è governato dalla sintropia e si evolve verso dei fini che sono rappresentati da attrattori. Dal momento che non possiamo vedere il futuro, la duplice soluzione dell’energia suggerisce l’esistenza di una realtà visibile (causale ed entropica) e di una invisibile (finalistica e sintropica).

La duplice soluzione dell’energia implica tre tipi di tempo:

 

-      Tempo causale: quando prevale la soluzione a tempo positivo, cioè quando i sistemi divergono, come nel caso del nostro universo in espansione, l’entropia domina, le cause precedono sempre i loro effetti e il tempo scorre in avanti, dal passato al futuro.

-      Tempo retrocausale: quando prevale la soluzione a tempo negativo, cioè quando i sistemi convergono, come nel caso dei buchi neri, domina la retrocausalità, gli effetti precedono sempre le cause e il tempo scorre all’indietro, dal futuro al passato.

-      Tempo supercausale: quando le forze divergenti e convergenti sono bilanciate, come nel caso degli atomi e della meccanica quantistica, la causalità e la retrocausalità coesistono e il tempo è unitario.

 

Questa classificazione del tempo era già nota nella Grecia antica dove il tempo causale era indicato come Kronos, il tempo retrocausale come Kairos e il tempo supercausale come Aion.

A questo punto una domanda sorge spontanea: In che modo la sintropia fluisce dal livello quantistico al livello macroscopico, trasformando la materia inorganica in materia organica? Nel 1925 Wolfgang Pauli scoprì il legame idrogeno. Nelle molecole d’acqua gli atomi di idrogeno si trovano in una posizione intermedia tra i livelli subatomico (quantistico) e molecolare (macrocosmo), e forniscono un ponte che consente alla sintropia (forze coesive) di fluire dal micro al macro. I legami idrogeno aumentano le forze coesive (sintropia) e rendono l’acqua diversa da tutti gli altri liquidi. A causa di queste forze coesive dieci volte più forti delle forze di van der Waals che tengono insieme gli altri liquidi, l’acqua mostra proprietà anomale. Ad esempio, quando solidifica si espande e galleggia; al contrario, gli altri liquidi diventano più densi, più pesanti e affondano. L’unicità dell’acqua deriva dalle proprietà coesive e finalistiche della sintropia che consentono la costruzione di reti e strutture su larga scala. I legami idrogeno consentono alla sintropia di fluire dal micro al macro rendendo l’acqua essenziale per la vita. In definitiva, l’acqua è la linfa vitale, l’elemento necessario per la manifestazione e l’evoluzione di qualsiasi struttura biologica.

La duplice soluzione dell’energia suggerisce che il presente è il punto d’incontro di cause che agiscono dal passato (causalità) e attrattori che agiscono dal futuro (finalità).

Nel mondo fisico, entropico, per ottenere un grande effetto è necessaria una grande causa. Ciò è dovuto al fatto che l’energia diverge e tende a disperdersi. Al contrario nel mondo biologico, sintropico, più piccola è la causa, più essa viene amplificata dagli attrattori e maggiore è l’effetto. Questa stranezza degli attrattori fu scoperta nel 1963 dal meteorologo Edward Lorenz. Quando si ha a che fare con l’acqua, come accade in meteorologia, una piccola variazione può produrre un effetto che si amplifica. Lorenz descrisse questa situazione con la celebre frase: “Il battito d’ali di una farfalla in Amazzonia può causare un uragano negli Stati Uniti.” Affinché ciò avvenga è necessario che il piccolo battito d’ali sia in linea con l’attrattore, altrimenti prevale l’entropia e l’energia si disperde. Quando il piccolo battito d’ali è in linea con l’attrattore questo viene amplificato fino a produrre effetti incredibili.

Ovviamente affinché ciò accada è necessario il contributo dell’attrattore, cioè dei fini. Quando i fini vengono raggiunti, gli attrattori si disattivano.

 

 

Complementarità

 

La scienza moderna non ha ancora spiegato cos’è l’energia. Richard Feynman, Premio Nobel per la fisica, scrive in merito:

 

È importante rendersi conto che in fisica non sappiamo cosa sia l’energia ... Esiste un fatto, o se si desidera, una legge che governa tutti i fenomeni naturali che sono noti fino ad oggi. Non c’è eccezione nota a questa legge - è esatta per quanto ne sappiamo. La legge è chiamata conservazione dell’energia. Afferma che esiste una certa quantità, che chiamiamo energia, che non cambia nelle molteplici trasformazioni che la natura subisce. Questo è un concetto astratto, un principio matematico; che afferma che c’è una quantità numerica che non cambia quando succede qualcosa. Non è una descrizione di un meccanismo o qualcosa di concreto, è solo un fatto strano. Possiamo calcolare una quantità e quando finiamo di guardare le trasformazioni della natura e calcoliamo di nuovo questa quantità, il risultato è lo stesso...

 

Questa è la prima legge della termodinamica: “L’energia non può essere creata o distrutta, ma solo trasformata”.

 

Nell’equazione energia-momento-massa (E2=m2c4+p2c2) l’energia è al quadrato e ha due soluzioni: avanti e indietro nel tempo. Poiché il futuro è per noi invisibile, possiamo ipotizzare che esistono due realtà perfettamente bilanciate: una visibile e una invisibile. Queste due realtà sono unite dalla stessa energia e dalla stessa equazione.

 

Possiamo perciò scrivere:

 

Etotale = Evisibile + Einvisibile

L’energia totale è la somma dell’energia visibile e di quella invisibile

 

La realtà visibile si espande ed è governata dalla legge dell’entropia, mentre la realtà invisibile si contrae ed è governata dalla legge della sintropia. Possiamo perciò scrivere:

 

Etotale = Eentropica + Esintropica

 

La prima legge della termodinamica afferma che l’energia è una costante, non può essere creata o distrutta, ma solo trasformata. Di conseguenza possiamo sostituire l’energia con il numero 1 e scrivere:

 

1 = Entropia + Sintropia

 

Entropia = 1 – Sintropia

 

Sintropia = 1 – Entropia

 

Queste relazioni mostrano che l’entropia e la sintropia sono parti complementari della stessa unità.

La definizione della sintropia è profondamente diversa da quella della neghentropia che non tiene conto del verso del tempo. Ciò ha conseguenze incredibili poiché implica che la vita, ma anche la realtà fisica, è il risultato dell’incontro di queste due energie, opposte ma complementari.

La descrizione di due forze complementari, una divergente e una convergente, una visibile e una invisibile, una distruttiva e una costruttiva, si ritrova in molte filosofie e religioni.

Nella filosofia taoista tutti gli aspetti dell’universo sono descritti come l’interazione di due forze complementari e fondamentali: il principio yang che è divergente e il principio yin che è convergente.

Queste due forze fanno parte di un’unità. Nel lato visibile della realtà, quando una aumenta l’altra diminuisce, ma nel complesso il loro equilibrio rimane invariato. Ciò è magistralmente rappresentato dal simbolo del Taijitu, l’unione di queste due forze opposte e complementari, lo yin e lo yang, le forze divergenti e convergenti la cui azione combinata muove l’universo in tutti i suoi aspetti: i sessi, le stagioni, il giorno e la notte, la vita e la morte, il pieno e il vuoto, il movimento e il riposo... L’acqua assume la forma yang e il ghiaccio la forma yin. All’interno dello yin c’è lo yang, e dentro lo yang c’è lo yin.

 

Simbolo del Taijitu

 

Nel Taijitu il principio yang è rappresentato dal colore bianco e ha proprietà entropiche, mentre il principio yin è rappresentato dal colore nero e ha proprietà sintropiche. Il Taijitu è un cerchio che ruota costantemente, modificando la proporzione dello yin e dello yang (della sintropia e dell’entropia) nei lati visibili e invisibili della realtà. Il Taijitu mostra che una proprietà della complementarità è che gli opposti si attraggono. Questa proprietà è ben nota in fisica, ma è anche vera a livello umano dove persone di polarità opposte si attraggono, com’è il caso dei maschi e delle femmine. Poiché l’equilibrio di queste forze opposte rimane invariato, la filosofia taoista suggerisce che l’obiettivo è di armonizzare gli opposti, creando unità.

Nell’induismo la legge della complementarità è descritta dalla danza di Shiva e Shakti, dove Shakti è la personificazione del principio femminile e Shiva del principio maschile. Rappresentano l’energia cosmica primordiale e le forze dinamiche che si pensa attraversino l’intero universo. Shiva ha le proprietà della sintropia, mentre Shakti ha le proprietà dell’entropia e sono costantemente legate assieme in una danza cosmica infinita:

 

Descrizione: http://blog.schoolofawakening.com/wp-content/uploads/shiva-and-shakti-dance-200x300.jpg

 

Shakti non può esistere separatamente da Shiva o agire indipendentemente da lui, proprio come Shiva rimane un semplice corpo senza Shakti. Tutta la materia e l’energia dell’universo esprime questa danza tra due forze opposte e complementari. Shiva assorbe l’energia di Shakti, trasformandola in un corpo e in pura coscienza, la luce della conoscenza. Secondo l’induismo l’intelligenza viene dal futuro (Shiva), mentre la paura, la ferocia e l’aggressività vengono dal passato (Shakti). Shakti è l’energia del mondo fisico e visibile mentre Shiva è la coscienza che trascende il mondo visibile. Tuttavia, ogni aspetto di Shiva ha una componente Shakti, legata al mondo fisico. L’evoluzione di questa danza senza fine tra Shakti e Shiva ha la funzione di portare la vita verso l’Unità.

Nella letteratura psicologica del XX secolo Carl Gustav Jung e Wolfgang Pauli hanno aggiunto le sincronicità (la sintropia) alla causalità (l’entropia). Secondo Jung, le sincronicità sono l’esperienza di due o più eventi apparentemente acausali, non collegati o improbabili, eppure accadono assieme in modo significativo.

Il concetto di sincronicità fu descritto per la prima volta con questa terminologia da Carl Gustav Jung negli anni ‘20. Il concetto non mette in discussione la causalità, ma sostiene che proprio come gli eventi possono essere raggruppati per cause, possono anche essere raggruppati per fini, un principio significativo. Jung coniò la parola sincronicità per descrivere “occorrenze temporalmente coincidenti di eventi acausali”. Descriveva in vario modo le sincronicità come “collegamento acausale”, “coincidenze significative” e “parallelismo acausale”.

Jung diede una definizione completa di questo concetto nel 1951, quando pubblicò Synchronicity - An Acousal Connecting Principle, congiuntamente con uno studio del fisico Wolfgang Pauli.

Nella descrizione di Jung e Pauli la causalità agisce dal passato, mentre le sincronicità agiscono dal futuro. Le sincronicità sono significative poiché conducono verso un fine, fornendo direzione agli eventi che si correlano in modi apparentemente acausali.

Jung e Pauli descrissero la causalità e le sincronicità come parti della stessa energia indistruttibile, unite da questa energia, ma allo stesso tempo complementari.

 

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La sintropia concentra l’energia in spazi sempre più piccoli aumentando l’ordine e l’organizzazione, ma poiché la concentrazione di energia non può aumentare indefinitamente, ad un certo punto il sistema rilascia energia e materia, attivando così il processo opposto dell’entropia e uno scambio di energia e materia con l’ambiente. La vita tende naturalmente ad aumentare la sintropia, ma il livello macroscopico è governato dall’entropia. Lo scambio tra la vita e l’ambiente produce un processo continuo di costruzione e distruzione che consente l’evoluzione della vita. Lo scambio rivela il principio di complementarità che è una proprietà fondamentale della vita a tutti i suoi livelli di organizzazione, dal livello biologico all’economia.

Questo principio di scambio è ben visibile nel metabolismo in cui l’entropia corrisponde ai processi catabolici, che trasformano le strutture di livello superiore in strutture di livello inferiore con il rilascio di energia sottoforma di energia chimica (ATP) ed energia termica, e la sintropia corrisponde ai processi anabolici, che trasformano semplici strutture in strutture complesse, ad esempio elementi nutritivi in biomolecole, con l’assorbimento di energia.

 

14-Metabolismo

 

La complementarità tra entropia e sintropia può essere rappresentata con un’altalena dove entropia e sintropia giocano ai lati opposti.

 

 

Questa rappresentazione mostra che quando si riduce l’entropia, la sintropia aumenta e quando l’entropia aumenta la sintropia diminuisce.

 

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La vita ha bisogno di sintropia e deve perciò ridurre l’entropia. La riduzione dell’entropia si ottiene attraverso una tensione continua verso l’ottimizzazione, il minimalismo, l’attenzione ai segnali che provengono dal cuore e la risoluzione e prevenzione dei conflitti.

 

Il principio di complementarità tra entropia e sintropia offre indicazioni importanti per la realizzazione di strumenti e soluzioni che favoriscono il benessere.

 

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